Progetto EU-MiCare: un incontro a Milano dall’Europa per la salute mentale dei migranti

Giugno ha visto l’arrivo a Milano, nella sede di Zadig, dei partner europei del consorzio del progetto EU-MiCare , di cui anche Zadig fa parte.

Colleghe e colleghi provenienti da Cipro, Germania, Grecia e Spagna, insieme con i membri di Zadig, hanno lavorato insieme per due giorni sui contenuti della formazione sul tema della salute mentale di migranti e rifugiati, ormai alle tappe conclusive.

EU-MiCare è un progetto di durata triennale che sta producendo programmi di formazione per i professionisti che lavorano a contatto con la popolazione migrante, con un focus in particolare sulle problematiche di salute mentale: prevenzione, riconoscimento, gestione tempestiva e appropriata.

L’incontro di giugno, Train the trainers, ha visto il confronto dei membri del progetto (sei partner provenienti da cinque Paesi) sui contenuti dei quattro moduli di formazione previsti, su ognuno dei quali hanno lavorato i diversi partner, moduli che nei prossimi mesi verranno caricati sulla piattaforma realizzata da Zadig, in inglese e nelle lingue dei Paesi partner (greco, italiano, spagnolo e tedesco).

L’incontro ha anche permesso di vedere insieme le opportunità e possibilità offerte dalla piattaforma, per ottimizzare la fruibilità dei contenuti prodotti, che verranno caricati e resi disponibili per la formazione online, oltre che attraverso eventi nei Paesi partecipanti, organizzati nella fase finale del progetto, nel 2025.

Nel frattempo, nel sito del progetto sono disponibili i materiali prodotti in queto primo anno e mezzo di lavoro, comprendenti l’analisi dei contesti locali e delle offerte formative disponibili e quanto emerso nei focus group organizzati con i professionisti del settore sui bisogni formativi e i temi da includere.

EU-MiCare è finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.