Da Climate Media Center Italia una guida per comunicare la crisi climatica
È appena uscita la guida La crisi climatica e come comunicarla, scritta al termine del progetto “OK!Clima – Il clima si tocca con mano”, rivolta a ricercatori, tecnici, docenti e comunicatori. L’obiettivo è offrire uno strumento a chi vuole e deve trasmettere una maggiore consapevolezza dei temi legati alla crisi climatica e alle sue soluzioni.
La guida “La crisi climatica e come comunicarla” si può scaricare gratuitamente sul sito di Italian Climate Network. I partner del progetto, ideato e promosso da Climate Media Center Italia e supportato da Fondazione Cariplo, sono l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Pavia, e Italian Climate Network, in collaborazione con Zadig Società Benefit e il giornale online di informazione scientifica Scienza in rete.
Dal 30 novembre al 12 dicembre è in corso la COP 28 di Dubai, accompagnata da speranze ma anche timori sugli esiti del summit.
Una delle maggiori preoccupazioni è il persistere di atteggiamenti negazionisti o rassegnati sulla crisi climatica. Sul tema si sta facendo strada l’idea che l’obiettivo di restare entro 1,5°C sia ormai irraggiungibile. Per quanto riguarda la sensibilità mediatica sul tema, gli eventi riconducibili alla crisi climatica avvenuti in estate hanno fatto crescere l’attenzione mediatica verso il tema.
Si rivolge proprio ai comunicatori e a tutte le persone coinvolte nell’informazione sulla crisi climatica un nuovo strumento messo a punto al termine del progetto “OK!Clima – Il clima si tocca con mano”, ideato e promosso da Climate Media Center Italia.
Si intitola La crisi climatica e come comunicarla, ed è un’agile guida che vuole aiutare a comunicare la crisi climatica e le sue soluzioni. Scritta al termine del progetto, si rivolge a ricercatori, tecnici ed esperti, giornalisti e comunicatori, docenti di scuola secondaria ed educatori ambientali.
La guida, redatta con il supporto del Comitato Scientifico di Climate Media Center Italia, e con la collaborazione tra gli altri di Zadig e Scienza in rete, nasce con l’obiettivo di offrire uno strumento a chi vuole e deve trasmettere una maggiore consapevolezza dei temi legati alla crisi climatica e alle sue soluzioni, in particolare a giornalisti e professionisti della comunicazione.
Il mondo della comunicazione e dell’informazione ha infatti l’importante compito di innescare un ciclo virtuoso in grado di coinvolgere tutti gli attori (opinione pubblica, media, politica, industrie, sindacati) e promuovere un dibattito costruttivo sulla transizione ecologica. La guida intende spiegare gli ostacoli e come superarli, nonché offrire, sulla base della letteratura scientifica, fonti, strumenti e raccomandazioni alle categorie che hanno responsabilità nella informazione e comunicazione di questi temi.
«La crisi climatica esiste ed è responsabilità umana – ha dichiarato Giorgio Vacchiano, Presidente Climate Media Center -. Abbiamo già tutte le soluzioni e le risorse economiche per risolverla, ma devono essere fatte conoscere per poter innescare il cambiamento di cui abbiamo bisogno. Queste linee guida per docenti, ricercatori e ricercatrici, e giornalisti affrontano aspetti cruciali: come resistere alla disinformazione e al greenwashing, come rendere la scienza più accessibile, come maneggiare le emozioni per coinvolgere efficacemente il pubblico. Ogni storia è una storia di clima, ed è nostro dovere raccontarla in modo giusto».
Ha aggiunto Serena Giacomin, Presidente di Italian Climate Network: «Abbiamo raggiunto la consapevolezza che l’azione per il clima sia più che mai necessaria per mitigare il riscaldamento atmosferico e per adattarci agli impatti di fenomeni meteo-climatici estremi. Abbiamo la conoscenza dalla nostra parte e le tecnologie da applicare per ottenere ottimi risultati. Ma non abbiamo ancora raggiunto un livello di comunicazione efficace per farci superare quell’inattivismo, quell’inerzia al cambiamento, che ci vede tutti fermi ad aspettare la prossima catastrofe, la prossima alluvione, la prossima siccità, la prossima conta di vittime e danni economici. I dati della scienza devono diventare lo strumento per costruire le soluzioni. Per raggiungere questo obiettivo il sodalizio tra scienza e comunicatori della scienza, tra scienziati e giornalisti, è fondamentale. Lavoriamo per questo».
La guida si può scaricare gratuitamente sul sito di Italian Climate Network.