Menopausa: le indicazioni utili per ridurre rischi e sintomi

La menopausa è un evento fisiologico che si presenta a un’età variabile, influenzato sia da fattori fisici e genetici sia da fattori modificabili, legati ai comportamenti. Ecco perché è importante che gli operatori sanitari forniscano alle donne indicazioni mirate e personalizzate sugli stili di vita, basate su dati attendibili. È uscito un nuovo corso FAD ECM di Zadig dedicato alla menopausa che offre molte informazioni utili ad aiutare le donne ad affrontare al meglio questo periodo, aggiornate sulle ultime evidenze disponibili.

10 Dic. 2024

di Natalia Milazzo
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Crediti immagine: Susan G. Komen-3-Day/Unsplash

 

La menopausa è un evento fisiologico: tuttavia può comportare un certo numero di sintomi, che in alcuni casi sono abbastanza fastidiosi da interferire con la qualità della vita, per esempio perché disturbano il sonno o la vita sociale o i rapporti sessuali. Nel lungo termine dopo la menopausa aumenta inoltre il rischio di osteoporosi e di disturbi cardiovascolari.
È importante avere presente che la presenza di sintomi e la loro entità è molto variabile tra una donna e l’altra è dipende anche dalle aspettative personali e culturali di ogni donna sulla menopausa: questo spiega perché la menopausa è vissuta in modo anche nettamente diverso all’interno di differenti culture.

Differenze legate alla cultura del proprio ambiente

Per esempio tra le donne ispano-americane la fine delle mestruazioni è spesso vista come un cambiamento positivo, che rende possibile prendersi una pausa dagli uomini e socializzare di più con le altre donne. Allo stesso modo, dal punto di vista psicologico le donne afro-americane tendono ad avere un atteggiamento più positivo verso la menopausa delle loro connazionali di origine caucasica, giapponese o cinese.
Le donne giapponesi, d’altra parte, riferiscono raramente di vampate di calore, di solito non disturbanti: benché questo sia stato associato in passato alla dieta ricca di fitoestrogeni provenienti dalla soia – a riprova di quanto lo stile di vita possa incidere sui sintomi – altrettanto importante sembra la presenza di una cultura tradizionale che valorizza la saggezza e l’età, anche delle donne.
In linea generale, si può dire che la conoscenza e l’accettazione del proprio corpo e dei suoi cambiamenti, il valore non assoluto conferito alla bellezza e all’aspetto esteriore, l’indipendenza economica, il sostegno e il rispetto del partner e della comunità e, nei contesti urbani, l’istruzione femminile e l’indipendenza economica sono in maniera transculturale elementi protettivi per il benessere complessivo in menopausa.
Tutti gli autori concordano che è necessario che gli operatori sanitari non diano per scontato che la singola donna che si rivolge loro condivida la visione principale del suo gruppo di appartenenza ed è necessario non avere preconcetti, sia ascoltando i suoi particolari problemi sia esplorando anche i suoi eventuali punti di forza.

L’importanza del ruolo del medico e degli operatori sanitari

Il ruolo del medico e degli altri operatori sanitari consiste nell’ascolto attento e rispettoso del vissuto diverso della menopausa che ha ogni donna, per aiutarla a mantenere una buona qualità di vita in caso di sintomi invalidanti, proponendo e spiegando una terapia adeguata, senza medicalizzare automaticamente un periodo di transizione, che può essere difficile per motivi relazionali e sociali.
È deontologicamente corretto partire sempre da indicazioni mirate e personalizzate sugli stili di vita che, oltre a poter influire positivamente su alcuni sintomi menopausali, diminuiscono sicuramente il rischio cardiovascolare, osteoporotico e oncologico.
Particolarmente importante è la valorizzazione dell’attività fisica, del mantenimento di un peso corporeo nella norma e l’indicazione di evitare alcol e fumo.

Una revisione recente che analizza come i clinici possano aiutare le donne a sentirsi maggiormente in controllo (empowerment) e a vivere meglio la menopausa fornisce le seguenti indicazioni a medici e operatori sanitari.
Prima della menopausa:
• fornire informazioni basate sulle prove e aggiornate su che cosa aspettarsi;
• mettere in dubbio le aspettative eccessivamente negative sulla menopausa e l’invecchiamento e incoraggiare le donne a parlarne con le amiche e i familiari;
• incoraggiare comportamenti per ridurre lo stress e migliorare l’umore (per esempio l’attività fisica e le tecniche di rilassamento).
Durante la transizione menopausale:
• fornire rassicurazione e terapie efficaci per i sintomi, se vengono richieste;
• fornire informazioni realistiche sugli effetti probabili delle terapie e i sintomi che possono persistere e sulla possibilità che possano ripresentarsi all’interruzione del trattamento;
• rassicurare sul fatto che i sintomi vasomotori sono di solito limitati nel tempo;
• offrire strategie comportamentali per ridurre l’ansia che può accompagnare le vampate di calore e dare consigli per una buona igiene del sonno;
• dare consigli sullo stile di vita, trattando in particolare gli aspetti che riguardano il sonno, il consumo di alcol e il fumo, che possono peggiorare i sintomi vasomotori;
• mettere in discussione atteggiamenti di autocritica e di vergogna, che possono aumentare il disagio e peggiorare le vampate di calore;
• offrire consigli per la gestione dei sintomi sul luogo di lavoro;
• incoraggiare i contatti con altre donne nella stessa condizione per la discussione e il sostegno.
Dopo la menopausa:
• offrire terapie efficaci per i sintomi vasomotori persistenti e per i disturbi genito-urinari;
• incoraggiare una buona salute generale;
• offrire screening secondo le indicazioni internazionali per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie croniche e delle neoplasie.

Il corso FAD ECM del provider Zadig Salute e menopausa offre conoscenze sulla storia naturale della menopausa, sul riconoscimento di segni e sintomi, sulle modificazioni organiche e sui rischi, e consente di sviluppare competenze sulla gestione dei disturbi associati alla menopausa attraverso la modifica degli stili di vita, gli interventi non farmacologici e farmacologici, in particolare la terapia ormonale sostitutiva con un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici. Il corso (5 crediti ECM) comprende un ricco dossier con riferimenti bibliografici per approfondire l’argomento, due casi di pratica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette.