In difesa della salute e della medicina

La rivista Lancet ha pubblicato un editoriale che è una critica puntuale agli ordini esecutivi di Trump e insieme un appello alle comunità mediche e scientifiche a resistere e a sostenere una visione della salute inclusiva, equa e solidale. Non possiamo non condividerlo.

13 Feb. 2025

di Eva Benelli
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Salute
Diritti
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Gli ordini esecutivi emanati da Donald Trump – in merito ad alcuni dei quali già peraltro si sono registrati ricorsi e interventi della magistratura degli Stati Uniti – volti ad interrompere le attività di ricerca, assistenza e cura delle istituzioni sanitarie statunitensi,  e gli interventi di Elon Musk per demolire le attività di USAID hanno generato rabbia, preoccupazione e sconcerto. E hanno già causato danni e impatti misurabili. La rivista Lancet ha pubblicato un editoriale che è una critica puntuale e insieme una chiamata alle comunità mediche e scientifiche a resistere e a sostenere una visione della salute inclusiva, equa e solidale. Scienza in rete ha voluto condividere questo sforzo e questo impegno, pubblicando una traduzione italiana dell’editoriale, che riproponiamo.

L’editoriale del Lancet denuncia come le politiche dell’amministrazione Trump abbiano già causato profondi sconvolgimenti nei settori della salute e della ricerca globale. Tra le azioni più critiche, evidenziato il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dagli accordi di Parigi, seguito dalla chiusura di USAID e dal blocco degli aiuti internazionali, decisioni che hanno fermato i programmi sanitari globali.

A livello nazionale, è stata imposta una pausa drastica sulle attività dei National Institutes of Health e dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), enti primari nel campo della ricerca e del controllo delle malattie: la pubblicazione del Morbidity and Mortality Weekly Report del CDC è stata interrotta, un evento senza precedenti negli ultimi sessanta anni.

Si è inoltre impedito il finanziamento a ONG che offrono consulenze sull’aborto, minando la libertà di espressione e la ricerca scientifica. Terminologie quali “genere”, “transgender”, e “LGBT” sono state bandite dai siti governativi e negli articoli inviati alle riviste scientifiche.

L’impatto di queste politiche, denuncia il Lancet, è stato devastante e ha lasciato molti programmi in uno stato di incertezza, specialmente quelli focalizzati sulla prevenzione dell’HIV. Il risultato è stato un licenziamento massiccio di operatori sanitari, la chiusura di strutture di assistenza e un diretto deterioramento della qualità della vita dei pazienti.

Le azioni di Trump, afferma il Lancet, rappresentano non solo un arretramento dalle politiche sanitarie e di ricerca, ma anche un attacco diretto alla salute delle donne e alla loro libertà sessuale e riproduttiva. E rischiano di invertire decenni di progressi nel controllo delle malattie e nell’equità dell’assistenza sanitaria.

In questo contesto critico, il Lancet invita la comunità medica e scientifica ad assumere un ruolo attivo. Nonostante la situazione attuale possa sembrare dominata da confusione e paura, la risposta deve essere strategica e proattiva. È fondamentale sostenere i pazienti, difendere i programmi di assistenza sanitaria e spingere per politiche che favoriscano la salute e il benessere generale.

La situazione attuale, conclude il Lancet, richiede un impegno congiunto e sostenuto per garantire che la salute globale resti una priorità fondamentale, nonostante le sfide politiche e ideologiche imposte da amministrazioni come quella di Trump.

Puoi leggere l’editoriale completo tradotto su Scienza in rete.