Il cibo del futuro: carne coltivata e farine di insetti? Webinar con Franca Braga e Maria Rosa Valetto

Come garantire alla popolazione mondiale cibo sufficiente, sano, ma anche sostenibile? Sconfiggere la fame nel mondo è il secondo dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite: ma le proiezioni oggi parlano di 600 milioni di persone in condizioni di sotto nutrizione cronica nel 2030. Questo dato è contenuto nell’ ultimo rapporto FAO , pubblicato nel 2023, che denuncia come la percentuale di popolazione mondiale in condizioni di malnutrizione continui a essere maggiore rispetto a prima della pandemia di Covid-19: non si nutrono a sufficienza circa il 9,2 per cento di tutte le persone che vivono sul nostro Pianeta. Tra i 691 e 783 milioni le persone che nel 2022 hanno sofferto la fame: 122 milioni più che nel 2019.

D’altra parte, secondo le stime dell’ONU la popolazione mondiale aumenterà passando dagli attuali 6,8 miliardi a 9,7 miliardi nel 2050: un terzo di bocche in più da sfamare rispetto a oggi.
È necessario quindi ripensare le strategie produttive a livello globale, ponendo attenzione all’impatto ambientale, al rispetto delle risorse e prevenendo gli sprechi.

È con questa premessa che ci si chiede se alimenti molto discussi in via di sviluppo negli ultimi anni, come la carne coltivata – la cui produzione e commercializzazione è stata recentemente proibita in Italia – o come la farina di insetti possano offrire una risposta all’aumentata richiesta produttiva di alimenti, garantendo il rispetto delle esigenze di sostenibilità.

La relatrice, Franca Braga, tecnologa alimentare, ha una lunga esperienza di informazione indipendente rivolta ai consumatori ed è stata membro della Consulta Nazionale per la Sicurezza alimentare presso il ministero della Salute. Modera Maria Rosa Valetto, di Zadig.